Impermeabile come il trench, più sporty del cappotto, multitasking come una giacca a vento, il parka attraversa epoche e arriva dritto sulle passerelle. Riportato da molti designers, che di volta in volta l’hanno arricchito e spogliato di particolari, il parka è ormai un passepartout per ogni look.
Le sue origini sono da ricercare nella preistoria, precisamente nelle popolazioni del circolo polare artico. Fatti di pelliccia di orso polare, di volpe e di foca, erano indossati uno sopra l’altro, per proteggersi dal freddo incombente.
La parola “parka”, letteralmente significa “pelle di animale” , i primi a portare il parka in passerella sono stati: Burberry London, Fay e Acquascutum. Brand che vantano una lunga tradizione in questo specifico settore dell’abbigliamento e che si sono fatti ispirare dal classico impermeabile inglese, rielaborato sulla loro idea.
Di base il parka è un giaccone sportivo con cappuccio e fodera staccabile. Lungo fino al ginocchio, è chiuso in fondo da una coulisse, sul davanti presenta zip e bottoni. La sua lunghezza standard è rimasta circa a metà coscia, mentre la palette di colori, rispetto al verde military degli inizi, si è arricchita nei toni del fango, del terra, del blu ma anche dei pastello e del bianco per la stagione più calda.
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